Carissimi Cittadini,
come vi
avevamo anticipato nella mail precedente, giovedì scorso c’è stato l’incontro presso la Commissione Ambiente del
Comune di Roma a cui siamo stati invitati noi Comitati, la Basf ed altri funzionari
del Comune di Roma, della ASL e della Regione (invito allegato) con oggetto: “Illustrazione problematiche ed eventuali
soluzioni relative allo stabilimento BASF in località Settecamini”.
Esortati dal Presidente
della Commissione, On.
Athos De Luca, abbiamo dunque illustrato la problematica e
rinnovato la proposta di delocalizzazione. I funzionari
della Basf invece sono rimasti arroccati sull’autorizzazione (AIA)
ricevuta dalla Provincia e valida per 6 anni e quindi la difendono almeno per
altri 4.
Anche i politici hanno
parlato di delocalizzazione, ma la Basf è sembrata indifferente a questa
soluzione. Tuttavia, la stessa Basf ha fatto
presente di aver chiesto al Comune di Roma un incontro, dovuto in quanto
previsto al punto 7 dell’AIA che “assegna alla Basf il compito di predisporre, di
concerto con l’amministrazione comunale di Roma Capitale, in
applicazione del principio di precauzione, una
proposta di delocalizzazione dello stabilimento da sottoporre
all’attenzione delle autorità competenti entro 24 mesi dal rilascio del
provvedimento stesso, cioè entro dicembre 2013”.
Questo punto
dell’AIA, frutto di una delle tante osservazioni che come Comitati
presentammo nel dicembre 2011 alla
Provincia di Roma, impone di fatto
di iniziare a parlare concretamente di spostare questo stabilimento chimico.
Sembra che il Comune di Roma non abbia ancora dato seguito alla richiesta,
rimbalzando le competenze tra uffici diversi. Noi Cittadini, purtroppo abituati
a questo ping-pong di responsabilità e mancanza di coordinamento, dobbiamo fare pressione e verificare che entro dicembre Basf e Comune mettano
sul tavolo una proposta iniziale concreta.
La Commissione Ambiente
potrebbe essere l’ambito in cui si dovrebbero confrontare e coordinare
gli assessori coinvolti (Ambiente, Salute, Urbanistica) per discutere della
problematica Basf e della delocalizzazione. Per questo ringraziamo il
Presidente della Commissione On.
De Luca, lo esortiamo a continuare a mantenere
l’iniziativa e faremo di tutto perché il confronto vada avanti in maniera
costruttiva.
La
“delocalizzazione”, anche del solo inceneritore, è stata dunque la
richiesta dei Comitati che ha trovato espressamente favorevoli i politici
presenti, compreso un funzionario dell’ufficio di presidenza del nostro
Municipio, che ha letto le ultime righe della sua risposta
all’interrogazione del M5S al Municipio IV, testo disponibile
al seguente link:
Questa risposta del IV
Municipio, che peraltro in larga misura NON condividiamo
per l’importanza e la valenza assegnata ai controlli in corso,
è la conseguenza di due interrogazioni presentate dai Portavoce del Movimento 5
Stelle del VI Municipio
(Fabio Tranchina e Veronica Mammì), congiuntamente
a due Portavoce del IV Municipio
(Danilo Barbuto e Agnese Catini) ai rispettivi Presidenti
Il Consigliere del Comune
di Roma, Enrico Stefàno, sempre del M5S, che ha presentato l’interrogazione
al Sindaco Marino da cui tutto è partito (n. 93/2013), fa parte
della Commissione Ambiente del Comune ed era presente alla riunione.
L’assessore all’ambiente del Comune di Roma, On. Estella Marino ha
prontamente risposto per iscritto all’interrogazione sottolineando nero
su bianco che il processo di delocalizzazione è inevitabile
e va portato avanti.
In occasione di questa
riunione, il consigliere Stefàno ha chiesto ai presenti l’autorizzazione
a registrare in streaming, ma i funzionari della Basf si sono opposti. Allora
egli ha registrato solo il suo intervento, che trovate al link seguente
Pensiamo sia doveroso
ringraziare pubblicamente anche i portavoce del M5S per le molteplici
iniziative di questi primi mesi del loro mandato.
IL PUNTO della
SITUAZIONE
In sintesi, questo
incontro ha chiarito, ma non ce n’era bisogno, che la Basf è chiusa a
riccio, forte della sua posizione, dei suoi avvocati e di un’AIA per la
durata di 6 anni.
Il fatto
che l’AIA sia stata condizionata ai risultati delle indagini
dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) all’esterno dello
stabilimento è per noi Cittadini inaccettabile, visto il modo
riduttivo e limitato in cui l’indagine stessa viene condotta.
Noi continuiamo a
ripetere in tutte le sedi, da quando è stato presentato il protocollo
Provincia-ISS, che una tale indagine non
potrà mai portare a nessun risultato utile, tanto più che nel
periodo delle indagini le polveri totali emesse dall’inceneritore si sono
ridotte notevolmente, in alcuni mesi perfino azzerate.
Il dibattito in riunione
si è svolto soprattutto tra i membri del Comitato e i funzionari della Basf che
hanno ovviamente cercato di mettere in dubbio molte nostre affermazioni, per
quanto documentate.
In particolare, durante
l’incontro in Commissione, abbiamo chiesto alla Basf spiegazione sulla
riduzione delle polveri e ci è stato candidamente risposto che ciò dipende dal
tipo di catalizzatori esausti bruciati. Questa risposta conferma la nostra
convinzione che questi controlli sono privi di validità: la Basf ne può
condizionare l’efficacia, e quindi l’esito, a proprio piacimento.
Non sorprenderà, quindi,
se controlli dell’ISS, che si basano principalmente su queste polveri e
per un periodo limitato, risulteranno negativi. Qualcuno proverà a trarne la
conclusione che tutto va bene, la Basf non inquina e può operare
tranquillamente almeno per altri 4 anni nel nostro quartiere.
COSA FARE, ALLORA?
Prima di tutto,
fintantoché l’inceneritore resta dov’è, dobbiamo ottenere CONTROLLI PERMANENTI, CON almeno UNA CENTRALINA POSTA VICINO
ALLO STABILIMENTO ED ALLE CASE NELL’AREA ARTIGIANALE così come chiediamo
nella PETIZIONE.
Poi dobbiamo chiedere al
Sindaco di Roma On. Ignazio Marino, che tra l’altro è un medico, di
assumersi le sue responsabilità e promuovere la
delocalizzazione dell’inceneritore, partendo dal vecchio
protocollo d’intesa del 2006.
Dobbiamo fare pressione
sulle istituzioni e monitorare che il processo di delocalizzazione venga
veramente avviato con una proposta concreta sul tavolo entro i prossimi 3 mesi,
come previsto dall’AIA e dal parere del Sindaco di Roma del 16 ottobre
2009.
Per raggiungere questi
risultati È NECESSARIO sensibilizzare prima di tutto i politici, mostrando che
i cittadini sono numerosi, attenti, interessati e preoccupati, RACCOGLIENDO
TANTE FIRME CON LA PETIZIONE
Quindi RIBADIAMO che i
singoli cittadini possono raccogliere firme nelle case, nei mercati,
all’ingresso delle Chiese, ovunque c’è gente disposta a firmare. In
particolare è possibile raccogliere le firme presso tutte le scuole
all’entrata la mattina ed all’uscita. Chi vuole partecipare alla
raccolta delle firme presso LE SCUOLE o in una piccola zona di Case Rosse,
Settecamini o Setteville, o altrove può rivolgersi a Marco (Cell. 3313838948) che coordina tutte le iniziative e
che raccoglie i fogli firmati presso il suo negozio a Case Rosse Via
Castropignano n. 28 (a Settecamini non abbiamo trovato nessun punto vendita
disposto a raccogliere i fogli firmati!).
Inoltre, Domenica 29 settembre a Ponte di Nona
alle ore 10 in Piazza Attilio Muggia si svolgerà
un’assemblea pubblica per il problema degli incendi del campo nomadi a
via di Salone. In tale occasione potremmo anche raccogliere altre firme per la
nostra petizione. Chi pensa di farlo telefoni al sempre disponibile Marco
(Cell. 3313838948) che coordina tutte le
iniziative.
Il testo della petizione
e il foglio per le firme sono disponibili ai links qui sotto:
La raccolta delle firme
si chiuderà il 13 OTTOBRE prossimo.
I COMITATICITTADINI
Ottima sintesi e grande comunicszione. Avanti così, fuori la BASF da settecamini!
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