Alcuni lettori del Blog dell’Ing Luca Attias hanno pensato di avviare una simpatica e bella iniziativa, quella di far raccontare ai nonni tecnologici la loro visione in ambito tecnologia e pubblica amministrazione.
Per questo ci rivolgiamo a tutti loro, anzi ben vengano altri partecipanti, over 50 nel fornire indicazioni e fare richieste, saremmo bel lieti di riportarle agli addetti al lavoro e perché no, al Governo.
Alla domanda qui di seguito vorremmo sapere cosa ne pensano i nostri nonni tecnologici, sentitevi liberi di rispondere.
Domanda:
Cosa pensa dell’uso della tecnologia in particolare del computer, e seconda la tua esperienza cosa ritieni importante che la Pubblica Amministrazione dovrebbe fare nei confronti dei cittadini offrendo a loro servizi adeguati? L’impatto tecnologico nella pubblica amministrazione per migliorare i servizi rivolti ai cittadini quale dovrebbe essere, in che ambito?
La tecnologia da sempre aiuta le fasce più deboli. Ci sono disabili che hanno avuto la possibilità di comunicare solo grazie alle tecnologie e alcuni di questi sono addirittura diventati degli scienziati famosi. Le persone anziane possono accedere ai servizi senza muoversi di casa e in certi casi ciò può essere un grande vantaggio.
RispondiEliminaPS: complimenti per l'iniziativa
In un Paese ingiusto come l'Italia l'informatica può essere fonte di giustizia e trasparenza, anche per i più anziani.
RispondiEliminaSono un giovane brizzolato di 77 candeline, e rispondo con piacere a questo quesito:
RispondiEliminaRitengo che le priorità di una persona anziana nel partecipare ad un corso di computer, riguarda alcuni aspetti.
L'anziano arriva ad utilizzare un computer in età avanzata,con riflessi un pò limitati e con la grande difficoltà di trovarsi un oggetto fra le mani evoluto e con il quale non sà come muoversi nel mondo tecnologico di oggi.
Sai benissimo che ci troviamo in una crisi economica grave e per giunta siamo aggrediti, ogni giorno, da persone senza scrupoli .
Immagina cosa può succedere ad un anziano inesperto accedere ad internet! Ricordiamoci che con l'avanzare dell'età gli acciacchi aumentano, si rimane più tempo a casa e la necessità di muoversi con il computer diventa una necessità quotidiana,
Pertanto il mio punto di vista è quello di dare priorità sulle necessità di utilizzare un computer in sicurezza.
1) Dobbiamo essere certi che tutti i partecipanti hanno un antivirus. eventualmente se esistono anche buoni antivirus "free".
2) quindi consigliare quali potrebbero essere e come scaricarli.
3) come fare acquisti in internet consigliando quali possono essere quelle organizzazioni più affidabili
4) come colloquiare con la propria banca
5) come fare un bonifico o un pagamento tipo un F24, un conto corrente, un trasferimento di moneta etc.
Questi alcuni argomenti del mondo informatico che un anziano dovrebbe conoscere.
Franco è la dimostrazione perfetta che non si è mai troppo anziani per avvicinarsi alla tecnologia. Conosco persone che hanno cominciato a 80 anni e che adesso non rinuncerebbero mai al proprio computer che gli consente di fare e vedere cose impensabili.
RispondiEliminaGrazie Adriana, in uno dei nostri corsi abbiamo uno studente di ben 84 anni, e devi vedere come si impegna. Per imparare il computer non si è mai troppo grandi.
EliminaBellissima iniziativa !
RispondiEliminaSpero proprio che questa esperienza si sviluppi.
RispondiEliminaCi proviamo, piano piano...
EliminaRitengo che l'informatica soprattutto utile per le persone disabili e che non posso uscire, come anche in alcuni casi per gli anziani.
RispondiEliminaLa considero una iniziativa veramente azzeccata. Mi rivolgo poi a tutti i nonni digitali, non siate timidi per aiutarvi c'è bisogno di sapere di cosa avete bisogno.
RispondiEliminaFrequento da anni i blog di Luca Attias e ho passato i 60 anni di recente. Oramai uso il computer per moltissime cose tra cui le operazioni bancarie e molti acquisti. Con la dovuta formazione gli anziani potrebbero evitarsi molti rischi usando il computer.
RispondiEliminaGrazie Fausto per aver raccontato la tua esperienza.
EliminaUna società che non capisce che il digitale è lo strumento principe per aiutare i più deboli è una società malata.
RispondiEliminaL'informatica è sicuramente l'OGGI, ma ancora di piu' sarà il DOMANI.
RispondiEliminaIo ho 67 anni e trovo piacevole e interessante frequentare un corso di computer, nello stesso tempo mi rendo conto dei miei limiti.
Per questo motivo chiedo alla Pubblica Amministrazione di rendere i servizi informatici rivolti ai cittadini semplici nell'esecuzione in modo di renderli fruibili anche a noi " diversamente giovani" che nonostante ci impegniamo molto ,non avremo mai l'abilità dei nostri figli e dei nostri nipoti
Brava Paola non ha caso uno dei parametri più importanti dei servizi della PA è quella che tecnicamente si chiama l'usabilità.
EliminaNel fare i miei complimenti segnalo questo link magari può essere utile:
RispondiEliminahttp://www.mondodigitale.org/risorse/materiali-didattici/nonni-su-internet
Ciao Duccio,
Eliminagrazie per la segnalazione, conosciamo quella realtà, purtroppo si è rivelata poco disponibile. Inoltre il nostro modo di lavorare è diverso, nel senso che cerchiamo di rendere le persone autonome, che dopo il corso sono in grado di utilizzare la tecnologia, anche con strumenti che non hanno visto al corso. Sviluppare la capacità di utilizzo. Se hai altre segnalazioni ben vengano.
La sinergia che si è creata tra la community Settecamini e la community del blog del Forum PA sta generando energia positiva e frutti maturi. Questa iniziativa ha un potenziale notevole, gli anziani potrebbero avere uno spazio comune su internet dove scambiarsi le loro esperienze informatiche positive e negative, le loro speranze, i loro dubbi e le loro preoccupazioni. Mi auguro che ci sia veramente un’ampia partecipazione. Ne approfitto per augurare a tutti un sereno Natale.
RispondiEliminaLuca Attias
Un grande uomo che trova sempre il tempo per la community !
EliminaE' stato molto gradito, per noi è una grande gioia. Avanti tutta per un Paese migliore.
EliminaBellissimo post quello di Luca Attias, non si smentisce mai.
EliminaLa sinergia che si è creata tra la community Settecamini e la community del blog del Forum PA sta generando energia positiva e frutti maturi. Questa iniziativa ha un potenziale notevole, gli anziani potrebbero avere uno spazio comune su internet dove scambiarsi le loro esperienze informatiche positive e negative, le loro speranze, i loro dubbi e le loro preoccupazioni. Mi auguro che ci sia veramente un’ampia partecipazione. Ne approfitto per augurare a tutti un sereno Natale.
RispondiEliminaLuca Attias
La pubblica amministrazione dovrebbe cercare di eliminare completamente la carta e la necessità della presenza fisica per dare certificati. Tutto dovrebbe avvenire tramite il computer.
RispondiEliminaGiulio 56 anni.
Vedo che l'iniziativa comincia ad avere un certo successo .................
RispondiEliminaLa PA quando sviluppa le applicazioni deve tenere conto del fatto che queste applicazioni saranno utilizzate anche da persone che non hanno dimestichezza con il computer.
RispondiEliminaBuon Natale a tutti i nonni digitali !
RispondiEliminaGrazie Roberto, auguri anche a te ed ai tuoi cari.
EliminaPensate se i nonni digitali costituissero una comunità virtuale, soprattutto quelli che vivono da soli e che non hanno figli. Qualsiasi emergenza potrebbe essere gestita molto più rapidamente.
RispondiEliminaCiao Teresa,
Eliminaottimo spunto, in effetti vorremmo fare un sito nel quale si trovano tutte le informazioni, interessante proposta.
Brava Teresa spero che l'idea venga ripresa da qualche grande operatore.
RispondiEliminaEmanuele quanto fate è un bene prezioso per tutta la comunità, sopratutto alla luce del fatto che la quantità e la qualità di conoscenze possedute passa anche attraverso al padronanza delle nuove tecnologie che stanno cambiando radicalmente la nostra quotidianità, i nostri rapporti e il nostro modo di relazionarci con gli altri.
RispondiEliminaUn fatto è incontestabile, se ben utilizzate le nuove tecnologie possono essere di molto aiuto sia per superare le tendenze alla specializzazione sia per superare i limiti dalla comunicazione culturale e quindi anche la povertà...culturale! l'ing. Attias l'ha ribadito anche Capri, "cambiare dentro per cambiare fuori".
All'idea di Teresa bisognerebbe dare ampia pubblicità.
RispondiEliminaPensate ai nonni digitali che sono soli e che possono avere una videocamera collegata via skype, ottima idea Teresa.
RispondiEliminaGrazie Gennaro per il tuo pensiero, alcuni nonni già utilizzano Skype per parlare con i figli e nipoti, un modo per tenere unite le famiglie.
EliminaL'informatica se correttamente utilizzata può essere un modo molto efficace per restare vicini anche quando si è lontani e in questo gli anziani potrebbero essere utenti privilegiati.
RispondiEliminaCredo che Skype è un ottimo strumento per eliminare le distanze, e per i nonni è qualcosa di straordinario. Se poi viene utilizzato anche nel campo medico è qualcosa di meraviglioso.
EliminaLeggetevi questo articolo sul digital divide esistente oggi in Italia:
RispondiEliminahttp://www.wired.it/economia/business/2014/12/25/internet-italia-2014/
L'Italia non è più un Paese per anziani come non è mai stato un Paese per i disabili, spiace dirlo ma è la pura realtà.
RispondiEliminaGrande iniziativa, io spesso ho dato lezioni di informatica a mia mamma e alle mie zie, gli anziani possono sorprendere !
RispondiEliminaPrometto che nei prossimi giorni farò inserire un post a mio padre che ha 84 anni.
RispondiEliminaComplimenti per l'idea.
Volevo segnalare questo progetto http://www.paneeinternet.it/progetto.php
RispondiEliminaEro scettico enon volevo provare ad utilizzare il computer. Poi ho cominciato, soprattutto grazie a mia nipote, e adesso guai a chi me lo toglie.
RispondiEliminaArturo
Sono molto contenta che questa iniziativa stia avendo un certo successo.
RispondiEliminaAuguri a tutti i nonni digitali per un 2015 che sia il più sereno e digitale possibile :-)))
RispondiEliminaQuest'anno faccio 60 anni e quindi posso ritenermi anche io un nonno, e visto che di mestiere sono un informatico proprio un nonno digitale. Quello che noi anziani dobbiamo sforzarci di capire è che non abbiamo scelta oggi, o diventiamo digitali o la società ci taglierà fuori per cui dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme. Auguri a tutti.
RispondiEliminaGrazie Mario per questo tuo pensiero. Come hai scritto giustamente, oggi non c'è scelta, o si impara il computer oppure si è fuori dalla società. Ma i nonni hanno sempre più voglia.
EliminaGrazie e buon anno.
Sul blog del Forum PA di Luca Attias si parla diffusamente del progetto Manzi 2.0, andatevi a vedere di cosa si tratta.
RispondiEliminaCosa pensa di fare il Governo per mettere noi anziani nella condizione di operare con il computer? Emanuele Mattei e Attias da soli non possono certo risolvere tutti i problemi.
RispondiEliminaCome ha detto in diverse occasioni anche l'ing. Attias ci vorrebbe un Presidente della Repubblica autorevole che parlasse agli italiani (rivolgendosi anche agli anziani) del digitale come via d'uscita a molti problemi..
RispondiEliminaUn link di sicuro interesse per tutti noi
RispondiEliminahttp://www.nonnisuinternet.it/
Ci sono diverse iniziative per gli anziani digitali ma sono tutte di natura volontaristica. Le Istituzioni sono completamente assenti.
RispondiEliminaL'Italia non è più un Paese per anziani da oramai troppo tempo.
RispondiEliminaUn video interessante
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jAjGSnYgl-s
Ciao Sandro,
Eliminagrazie per la segnalazione.
Complimenti per l'iniziativa, ho quasi 80 anni e uso già da tanti anni il computer con una certa soddisfazione. Mi raccomando non è mai troppo tardi per imparare l'informatica.
RispondiEliminaAltro che “parcheggiati” sulle pubbliche panchine o con i nasi incollati alle recinzioni dei cantieri urbani: i futuri nonni italiani hanno senza dubbio altri programmi per quando andranno in pensione. Abituati come sono ad essere sempre connessi, tra smartphone, tablet e pc, nessuno di loro si accontenterà di trascorrere gli anni di meritato relax con le mani in mano. Ci troviamo infatti davanti alla prima vera generazione di futuri nonni digitali, come è emerso da una ricerca condotta dal Politecnico di Milano per conto dell'ANSA in occasione del lancio del canale 65 +.
RispondiEliminaLe potenzialità del web non sono più un segreto per gli ultracinquantenni di oggi, i quali rappresentano il 15% del totale degli utenti di internet. Leggere quotidiani online, scaricare app e chattare con amici, figli e nipoti sono solo alcune delle finalità per cui questa fascia di popolazione si rivolge al web. Forti della saggezza accumulata nel corso degli anni, i futuri nonni sanno bene che internet racchiude un potenziale ancora maggiore se utilizzato come strumento per risparmiare.
Stando ad un’indagine condotta dall’Osservatorio SuperMoney (http://www.supermoney.eu/), il 23,7% di tutti gli utenti che hanno effettuato comparazioni sul portale nei primi dieci mesi del 2014 ha più di 55 anni. Non solo, in base ai dati raccoltianche arzilli rappresentanti della classe 1922 hanno scelto il comparatore per risparmiare sulle utenze domestiche. Energia e telefonia sono le categorie che hanno attirato maggiormente l’attenzione di nonni e futuri nonni nel periodo preso in esame. Ben il 27,14% di chi ha effettuato comparazioni di telefonia ha un’età compresa tra i 55 e i 74 anni, con un 3,42% di utenti over 75. Ottime percentuali anche per energia, dove il 25,92% dei richiedenti appartiene alla fascia 55-74 anni e il 3% ha più di 75 anni. Anche i conti deposito hanno suscitato grande interesse, con il 24,54% di utenti con un’età compresa tra i 55 e i 74 anni e il 2,22% di over 75.
La ricerca ha evidenziato inoltre come la maggior dimestichezza con internet sia un trend in crescita rispetto al 2013. Rispetto all’anno scorso, la percentuale di over 55 che nel 2014 ha effettuato comparazioni di telefonia su SuperMoney è infatti aumentata del 5,4%. Stesso andamento anche per energia e conti deposito, con un aumento rispettivamente del 4,36% e del 2,3%. Ad aver registrato la più alta percentuale di crescita è però la categoria dei prestiti con un aumento del 7,8%, sintomo di come la crisi economica sia particolarmente spietata con le fasce più deboli.
“Il fatto che anche i meno giovani vedano internet come uno strumento utile per il risparmio, l’informazione, ecc., è senz’altro positivo”, commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney. “Ancora più positivo è vedere come questa tendenza sia al passo con quello che accade in altri paesi d’Europa, soprattutto perchè qualche anno fa erano in molti a dubitare che l’Italia avrebbe raggiunto questi livelli in campo tecnologico”. Secondo una ricerca del portale di confronto Gocompare.com, ad esempio, il 25% degli over 65 inglesi compara abitualmente prodotti online per ottenere condizioni migliori. Il fatto che gli Italiani possano vantare percentuali simili è senz’altro un segnale incoraggiante per un paese ormai stanco di essere il fanalino di coda d’Europa. Certo, siamo ancora lontani dalla media americana secondo cui il 60% degli over 65 si interfaccia quotidianamente con la tecnologia.
Molto interessante, brava Vera.
RispondiEliminaIl digitale può incidere positivamente sulla vita degli anziani.
RispondiEliminaGli anziani hanno un potenziale enorme anche in questo campo ma non tutti se ne rendono conto.
RispondiEliminaTra pochi anni anche gli anziani saranno dei nativi digitali !
RispondiEliminaSecondo me le percentuali riportate sono eccessivamente ottimistiche. Il Governo centrale e le istituzioni locali non fanno abbastanza per istruire gli anziani sul digitale. Solo i volontari come la community settecamini danno un contributo significativo.
RispondiEliminaCiao Valentina,
Eliminagrazie per la stima, speriamo che a breve le istituzioni facciano la loro parte.
Se persone come te Emanuele e come l'ing. Attias avessero un peso istituzionale allora si che si vedrebbero dei risultati.
RispondiEliminaGrazie Valentina per l'apprezzamento, sono pensieri che danno tanta energia.
EliminaQuesto spazio è veramente molto molto interessante
RispondiEliminaÈ vero avete sviluppato proprio una bella iniziativa per noi anziani.
RispondiEliminaDobbiamo evitare che le tecnologie informatiche producano una nuova forma di emarginazione, escludendo alcuni soggetti da tutta una serie di opportunità che incidono in maniera determinante sul benessere individuale. Sono convinto che occorra investire sulla formazione dei cittadini a prescindere dalla loro età e dal loro status sociale.
RispondiEliminaBellissime parole Vincenzo.
RispondiEliminaLeggetevi di questo progetto è veramente molto interessante
RispondiEliminahttp://cordis.europa.eu/news/rcn/16397_it.html
Anna, grazie per la segnalazione, sembra molto interessante.
EliminaAvevo paura del computer, poi piano piano mi ci sono avvicinato e adesso non ne posso fare a meno. Tra un mese compirà 86 anni.
RispondiEliminaLa tua testimonianza è molto importante perché sprona anche gli altri a provarci.
RispondiEliminahttp://www.aidalabs.com/
RispondiEliminaGrazie Mario,
Eliminamolto interessante
Sarebbe interessante che i nonni digitali partecipassero anche al blog
RispondiEliminahttp://saperi.forumpa.it/relazione/attenta-alle-persone
raccontando le loro esperienza
Buongiorno Ernesto,
Eliminaben volentieri, spero che ci sia adesione.
Finalmente il video di Luca Attias a Parigi
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE
Ho quasi 80 anni e vi assicuro che il computer e internet possono cambiare la vita in meglio, non perdete l'occasione.
RispondiEliminaVolevo segnalare questa interessante iniziativa:
RispondiEliminahttp://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/11/16/nonni-digitali-ci-pensano-nipotini-ecco-corso-dove-bambini/312647/
Grazie Luigi per la segnalazione, anche se la conosciamo, non è che siamo tanto entusiasti. Per noi la formazione, non è solo tempo da inviestire, ma anche quello di vedere le persone con una preparazione adeguata. Puntiamo anche sull'apprendimento a superare in maniera autonoma le difficoltà. Far insegnare il computer da un bambino per l'anziano non è che sia positivo, non solo il giovane a poca dimestichezza con il computer (se non per gioco o Facebook) ma anche mancanza di esperienza come docente, questo comporta anche problematiche da parte di chi deve fare il corso, perchè si potrebbe demoralizzare e quindi abbandonare. Come progetto non è lo vedo tanto positivo. Meglio puntare al massimo sulle giovani ragazze o madri, che tra l'altro hanno anche doti umani, molto importante per trasmettere il buon uso di questo importante strumento.
EliminaUn articolo interessante
RispondiEliminahttp://www.chefuturo.it/2015/02/perche-spiegare-la-vita-analogica-ai-nativi-digitali-e-quella-digitale-ai-nonni/
Sono molto contento che questa vostra iniziativa abbia avuto un certo successo. Ho letto che siete anche andati in televisione. Complimenti
RispondiElimina