mercoledì 14 giugno 2017

Cittadini attivi, valorizzare le proprie risorse ed utilizzo del digitale



Grande appartenenza alla propria città e visione ampia, con queste elementi emerge nell’autore del nuovo articolo di Cittadini attivi, che vuole trasmettere al lettore l’importanza di valorizzare le potenzialità di una città come Roma, e soprattutto l’utilizzo del digitale.
Digitale, che ancora oggi classifica Roma e l’Italia, come ultimi in tutte le classifiche mondiali su tale tema.
Ma la frase che riporta di un ministro dell’Estonia, la dice tutta, e vi invito a leggerla.
Bravo Maurizio che fornisce interessanti spunti per migliorare la nostra città paragonandola a Barcellona.
L’articolo si può leggere qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-turismo-il-confronto-roma-barcellona/192880/

4 commenti:

  1. Con un corretto uso del digitale e con una vera lotta alla corruzione e alla criminalità Roma potrebbe diventare senza difficoltà la capitale mondiale del turismo invece oggi si trova in uno stato di degrado imbarazzante e sopravanzata da città quasi prive di patrimonio artistico.
    Il lavoro quotidiano della community settecamini e di Emanuele in particolare è esattamente ciò che dovremmo fare tutti per poter ridare alla nostra città il ruolo che merita.
    Un caro saluto
    Luca Attias

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Graie Luca per la stima e l'apprezzamento del nostro impegno.
      Potremmo avere la città più bella e funzionale del mondo, con tutte le risorse che abbiamo. Speriamo che quanto prima, cittadini, istituzioni e politici, comprendono il dovere del bene comune e soprattutto l'uso del digitale.
      Grazie per quanto di buono fai.

      Elimina
  2. Conosco molto bene Barcellona; mio figlio ci vive da circa 7 anni e quindi frequento spesso la città. Vivere qui è semplice, tutto è a portata di mano. La gente ti accoglie sempre col sorriso E molta disponibilità. Sembra di essere in un altro mondo anche perché, ad esempio, il conducente di un bus, con il garbo di chi non ha mai partecipato alle lezioni di maleducazione d’altri paesi, saluta sempre tutti i nuovi entrati, ricevendo ovviamente da ciascuno la rispettiva risposta; il tutto come fosse un rituale che si rinnova ad ogni fermata. Se non fosse per il fatto di non essere abituati ad assistere a tale sfoggio di pubbliche buone maniere, qui si capisce immediatamente di essere in presenza della normale espressione di un paese civile.
    Gli affitti sono molto più economici rispetto ai nostri, la sanità funziona (in pochi minuti si esaurisce una qualsiasi pratica medica nel poliambulatorio di zona con diagnosi, medicine e certificato medico). Una delle vere rivelazioni del vivere quotidiano della città è una metropolitana efficace, pulita, sicura e capillarmente presente, dove la media d’attesa è di appena un paio di minuti. E’ chiaro che un servizio così performante regala la sensazione che tutto si possa fare, persino arrivare in orario al lavoro! Anche su strada il discorso non è diverso: è infatti difficile dover attendere un autobus per più di 10 minuti dove, in tutta tranquillità, i passeggeri salgono e scendono in ordine senza spintonarsi. In realtà il buon funzionamento dei trasporti pubblici è dato dalla presenza di un fattore incredibilmente ovvio: tutti pagano il biglietto, siamo in un paese serio. Barcellona riesce ad essere una città dove è completamente assente quella frenesia del vivere che ad esempio caratterizza Roma. Tale circostanza risulta evidente se si pensa al fatto che i tre pasti che scandiscono la giornata (colazione, pranzo e cena) si svolgono circa un’ora più tardi, con la conseguenza che si va a dormire e ci si sveglia tendenzialmente più tardi rispetto a quanto avviene in Italia. Inizialmente ciò può portare ad un ovvio disorientamento che dopo qualche giorno si trasforma però in un felice incremento del proprio benessere. Ogni aspetto della città segue un passo lento e sicuro; dai negozi che non aprono mai prima delle 10, allo stesso incedere tranquillo delle persone che, in maniera molto gioviale e rilassata, aspettano il loro turno per entrare in autobus o in metro, o fanno la fila presso un qualsiasi sportello. La stessa struttura urbana sembra pensata per consentire il maggior benessere possibile, dove le strade e le piazze sono ampie e spaziose, dove mai si assiste al permanente traffico automobilistico che caratterizza le città italiane. Ma la sensibilità del popolo catalano tocca anche tematiche come lo sviluppo sostenibile con la raccolta dei rifiuti esclusivamente differenziata. E il formidabile elemento di integrazione che si trova a Barcellona e che convince a rimanere in questa città sono le stesse persone che la abitano, e che costituiscono il suo vibrante tessuto. Stranieri o catalani, uomini e donne, giovani e meno giovani, tutti sembrano qui perfettamente integrati in una dimensione libera, ma allo stesso tempo reciprocamente rispettosi, nella fondamentale consapevolezza di vivere il medesimo magnifico luogo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Fausto,
      per aver condiviso questa tua esperienza.
      Emanuele

      Elimina