martedì 1 aprile 2014

Centro di prima accoglienza per immigrati a Settecamini




Da sabato 29 marzo 2014 gira voce di una possibile realizzazione di una struttura di prima accoglienza per immigrati presso la struttura che si trova vicino al Dico, in particolare in via Mazzeo di Ricco.
All'inizio sembrava una leggenda metropolitana, poi con i giorni a seguire o meglio lunedì queste voci diventano sempre più fondate.

Sebastiano, che spesso a risolti i problemi del quartiere e che insieme ad alcune persone ha migliorato il quartiere, si sta interessando di questa problematica che sembra trovare riscontro.
Possiamo dire che hacker ed esperti si sono attivati è se qualcuno, non so, per via traverse ha sentito una conversazione (oggi i telefoni, email ed altro è tutto controllabile) del tipo "Il 27 aprile c'è la canonizzazione del papa, possiamo dire che è per pochi giorni ...." già, per pochi giorni come fù per l'area verde di via Casal Bianco, che dovevano rimanere alcune persone per il periodo della festa del quartiere e poi si sono stabiliti in maniera definitiva, la scusa dei giostrai.

Questa volta ci risiamo, solito stratagemma, solita scusa, tanto pensano che i residenti di Settecamini sono stupidi, o altro, ma non sanno che qualche anno fa, hanno bloccato l'apertura di un campo nomadi.

La gente ora mai è stufa, una politica che possiamo definire sterile e di gran lunga fallimentare, basti pensare all'apertura del sottopasso, in cui l'assessore dei lavori pubblici di Roma Capitale con il presidente del Municipio annunciavamo nei primi giorni di novembre che per fine anno veniva aperto il sottopasso, e poi con altra data, entro la fine di marzo 2014, ma ad oggi ancora nulla.

Qui non si tratta di razzismo, intolleranza o altro, si tratta solo di mantere un quartiere che per molti è un'isola difficile, spesso proprio certi aspetti cambiano gli equilibri sociali, di una collettività, e poi nel quartiere o meglio vicino al GRA, ci sono già tre palazzine (oltre 300 persone) che hanno occupato stabili, vivendo in maniera non legale.

Si vuole portare questo quartiere, ultimo di Roma, ad una vera borgata, quando invece basta poco per avere una certa qualità di vita.

Ma vorremmo far riflettere quelle persone che hanno il compitato istituzionale e perchè no, politico, visto che spesso dietro a tutto questo caos si cela il politico di turno, questi sono alcuni interrogativi che si devono porre e che forse non si sanno dare una risposta, visto le loro limitate capacità.

Come fa uno straniera, che vive in certe condizioni a campare? in alcuni casi, sappiamo bene che il Comune, paga alcuni costi (basti vedere anche per il caso degli zingari). E' questo per la collettività?

Inoltre, i molti stranieri che sono presenti a Roma, come lavorano? parliamoci chiaramente, molti lavorano in nero, senza regole, sono sfruttati dagli imprenditori, causando problemi all'economia (minor entrate) all'occupazoine (visto che il posto di lavoro viene a mancare) e soprattutto allo sviluppo della città.

La storia dell'Italiano che non vuole fare certi lavori, è una legenda metropolitana, che oggi come oggi non trova più riscontro, il fatto e che un conto e lavorare per essere sfruttati ed un conto è lavorare con dignità, proprio come negli anni 60 e 70 sono stati acquisiti dei diritti che devono continuare ad esserci.

Perchè questi politici, che vincono sempre in maniera "associativa" non riflettono di quanto il ritardo e la mancata crescita del nostro paese e dovuto proprio a questo loro atteggiamento che non favorisce l'economia e la collettività ma che invece ne rendono povera e non dignitosa?

Negli altri paesi, forse i nostri politici non lo sanno, se non hai un lavoro e non conosci bene la lingua, non entri, non ti danno nulla (nemmeno assistenza) e perchè da noi tutto è permesso?

Gente, che crediamo fondamentale conoscere prima gli usi e costumi di un paese, la civiltà in cui vivere, e non come si devono civilizzare, perchè chi viene deve sapere come funzionano le dinamiche civili di una città, proprio come accade in altri paesi europei, o come meglio crediamo in America.

Qui non si tratta di fare tutta un erba un fascio, qui si tratta che qualche personaggio si è fumata l'erba cattiva, che anzichè pensare a migliorare un quartiere, che ha dato molto alla città di Roma, cerca in ogni modo di rovinarla.

Anzichè migliorare la mobilità di cui tutto il quartiere soffre, creare posti di lavoro con negozi ed altre attività, migliorare e recuperare il centro culturale con annesso biblioteca e cinema come da progetto presentato, sistemare le strade che appena piove si rompono (vergogna dell'assessorato) , migliorare l'attuale ASL con più servizi, realizzare la pista ciclabile progettato in passato, perchè tutto questo non si pensa?

Il cittadino però ha un dovere, lottare, non fermarsi, proprio come stiamo vedendo nel gruppo di Facebook https://www.facebook.com/groups/31696220793/ in cui tutto il quartiere e la piazza virtuale si sta mobilitando, perchè non accetta altri sorprusi, da gente che salita al polere rende la vita più difficile di quella che è.

I cittadini possono chiedere spiegazione mandando un email al presidente del Municipio, che qulache mese fa, spesso tramite un gruppo di persone è venuto qui nel quartiere, visibilità? bene, ora risponda con chiarezza ai cittadini, e basta con quel gruppo di cittadini che danno visibilità (tra l'altro gratuita) a dei politici, basta di tutto questo.
Mandate un email a emiliano.sciascia@comune.roma.it    o telefono Tel. 06 69605202 che trovate qui http://www.municipioromacinque.it/index.php/presidente/2-ufficio-di-presidenza     con tutti i riferimenti.

Altra email da inviare è all'assessore ai servizi sociali Maria Muto, qui http://www.municipioromacinque.it/index.php/giunta-municipale/3251 trovate numero di telefono e email.

Oltre a loro c'è l'assessore alle politiche sociali di Roma Capitale, Rita Cutini http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW482925&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode

 dove trovate telefono ed email, inviate inviate, e fatevi sentire cittadini.

Due volte, Emanuele, Sebastiano, Ilaria, Pina e Francesco hanno allontanato la mafia politica dal quartiere, e sembra che non si finisca mai, per questo il cittadino deve lottare, farsi sentire e non dire "Tanto è una leggenda metropolitana" oppure "E' un problema degli altri...." oppure "Tanto ci pensa qualcun'altro" no, perchè in questo modo si fa il gioco loro.

Ora attendiamo fiducisiosi il responso di Sebastiano, che come diciamo noi della redazione "Sta sentendo le alte sfere......."

Ma i cittadini devono fare la loro parte.... perchè non è un problema da sottovalutare.

4 commenti:

  1. Ho inviato una mail abbastanza pesante al presidente SCIASCIA e a tutto il suo staff, sono pronto alla battaglia.

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  2. dove hai imparato a scrivere?!?!? si fa veramente fatica a capire quello c'è scritto.

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    1. Quando sei stanco, dormi poco, e soprattutto hai avuto una giornata pesante, non è che ti puoi permettere di vedere ciò che hai scritto. Ringrazia che hai una notizia al giorno sul tuo quartiere... e che sono sempre notizie genuine.... SE però ti offri come volontario, non sarebbe male... cerhciamo gente che scriva...

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  3. Diciamo No alla apertura di una Casa accoglienza per profughi a Settecamini , istituita dal PREFETTO di Roma in barba alle istituzioni locali che dichiarano di non essere stati mai interrogati in merito a tale soluzione.
    RIPRENDIAMOCI SETTECAMINI

    250 immigrati dovrebbero essere trasferiti a Settecamini di Roma, in un edificio adiacente il supermercato DICO, in una zona abitata da migliaia di persone, che con sacrificio pagano il mutuo l’affitto vivendo i quotidiani problemi della periferia della Tiburtina che da decenni è afflitta da problemi Urbanistici, Inquinamento industriale, presenza sempre più massiva di extracomunitari che occupano stabili industriali e non sfitti lungo la Tiburtina, campi ROM come quello di Via di Salone dopo lo scampato pericolo di trasferire a Via di Salone anche quello del Casilino, la discarica di Guidonia, per non parlare delle politiche abitative, di mobilità, di gestione del patrimonio e delle aree pubbliche, della qualità dei servizi alla persona, della gestione dei rifiuti e dell’ambiente, e perché non , delle scuole.
    Non ultima la chiusura della NUZZO per inagibilità, con centinaia di bambini ai quali sarà momentaneamente sottratto il diritto di andare a scuola con conseguenti problemi anche a livelo di gestione familiare.
    La precarietà aumenta, l’insicurezza governa, il malcontento è sempre più diffuso, i cittadini non sanno come arrivare alla fine del mese per le tassazioni a cui sono soggetti ed il caro vita, a parte la disoccupazione e qualcuno cosa decide in barba a tutto questo ?

    APRIRE UNA CASA ACCOGLIENZA PER 250 PROFUGHI

    Siamo al paradosso politico-istituzionali. Dei profughi che lasciano il loro Paese d'origine per scampare agli orrori che li affliggono, e l’alternativa che gli offriamo è un quartiere che versa in condizioni a dir poco più disastrose ma sicuramente in condizioni di abbandono dove la parola d’ordine è SOPRAVVIVENZA e non DIRITTO ALLA VITA
    caccnino@libero.it

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