Inizialmente nati come condivisione di conoscenza, accessibili alla loro nascita da chi già usava la rete e soprattutto da chi era del settore, oggi, usati da tutti, ma con tanti aspetti negativi, quali rabbia, offese e tanto altro.
In un articolo del Corriere della Sera, illustra alcuni aspetta negativi dei social di questi ultimi anni, che da strumento utile sono diventati un problema social, soprattutto per i giovani.
L’articolo è consultabile qui https://www.corriere.it/cronache/23_giugno_17/massimo-recalcati-intervista-social-giovani-08ad7afa-0c79-11ee-b335-09dfc8f3bac5.shtml inoltre si ricorda il libro di Alfonso Fuggetta “Cittadini ai tempi di internet” con la recensione scritta da Luca Attias più di 4 anni fa ma ancora piuttosto attuale: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/trasformazione-digitale-attias-ecco-perche-il-libro-di-fuggetta-e-un-acceleratore-fenomenale/
Grazie Emanuele, sempre preziosi i tuoi contributi. Essere nativi digitali non vuol dire essere digitalmente consapevoli. Il digitale è una opportunità ma anche un grande rischio se mal gestito. Per questo nella scuola ci dovrebbero essere professionisti che se ne occiupano non solo da un puunto di vista tecnico ma anche affontando i temi psicologici e sociologici collegati. Per questo motivo l'intervista a Recalcati è molto significativa. Speriamo che prima o poi qualche Ministro dell'Istruzione si accorga che esiste un problema serio che va affrontato.
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti i lettori
Luca Attias