domenica 13 agosto 2017

Corso di pc centro anziani Casal Bertone esercizio 5

Si riporta l'esercizio 5 con le varie prove del corso di computer presso il centro anziani Casal Bertone tenuto dalla volontaria Patrizia.


Tastiera

1 – Proviamo a scrivere …
Copia le frasi e ricordati di lasciare uno spazio tra una parola e l’altra.
corso computer roma


Corso Computer Roma


CORSO COMPUTER ROMA


In questo negozio ci sono i saldi al 30% e 50%.


Ho comprato una bicicletta e l’ho pagata 135,00 €


Il simbolo “@” si chiama chiocciola e si utilizza nelle e-mail.


Devo andare all’ufficio cambi per prendere un po’ di $ (dollari).


Lista della Spesa :
01 - Latte ;
02 - Uova ;
03 - Farina ;
04 - Lievito per dolci ;
05 - Zucchero ;


2 – Salva il tuo lavoro.
Salva il file, con l’esercizio che hai completato, nella cartella “Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.
Chiama il file : Tastiera – Es.01



invio

1 – Andiamo a capo con il tasto Invio
Il testo che segue è una Poesia di Gianni Rodari, modificate il testo andando a capo dopo ogni “/”.

Suggerimento
Per poter andare a capo e creare una nuova riga si utilizza il tasto invio .


Giovannino Perdigiorno

Giovannino Perdigiorno/ha perso il tram di mezzogiorno,/ha perso la voce,l'appetito,/ha perso la voglia di alzare un dito,/ha perso il turno ha  perso la quota,/ha perso la testa (ma era vuota),/ha perso le staffe ha perso l'ombrello,/ha perso la chiave del cancello/ha perso la voglia ha perso la via;/tutto è perduto fuorché l'allegria.



2 – Salva il tuo lavoro.
Salva il file, con l’esercizio che hai completato, nella cartella “Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.

Chiama il file : Invio – Es.02


Tastiera

1 – Una bella poesia
Copiare nel riquadro sottostante la seguente poesia di Gianni Rodari.

Speranza

Se io avessi una botteguccia                        
fatta di una sola stanza                  
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.

”Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei. 

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza farla pagare.






2 – Salva il tuo lavoro.
Salva il file, con l’esercizio che hai completato, nella cartella “Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.
Chiama il file : Tastiera – Es.03 


Tastiera
LA CICALA E LE FORMICHE
(Favole di Esopo)
In inverno, essendosi bagnati i chicchi di grano, le formiche li esposero all'aria; una cicala invece che aveva fame chiedeva loro del cibo.
E le formiche le dissero:
"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?".
E quella disse:
"Non sono stata in ozio, ma ho cantato armoniosamente".
E quelle mettendosi a ridere dissero: "Ebbene, se nelle giornate d'estate hai cantato, d'inverno balla".


Salva il tuo lavoro.
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Chiama il file : Tastiera – Es.04


Tastiera
IL TOPO E LA RANOCCHIA
(Favole di Esopo)

Un dolcissimo topolino di campagna, col musetto simpatico e due occhioni scuri, vagando tutto solo per i campi, incontrò un bel giorno una buffa sgraziata ranocchia. Osservandosi al principio dubbiosi, i due fecero ben presto amicizia.

"Sai, mi piacerebbe sapere come ti procuri il cibo!" Chiese quella.
"Oh, bèh," borbottò il topolino con la testa bassa "non é che io sia un gran campione... anzi, faccio enorme fatica a trovare qualcosa da mettere sotto i denti".
"Ehi!" Gridò la rana "che ne diresti se andassimo insieme a caccia di cibarie? In due di sicuro avremmo più fortuna! Potremmo legarci con una catena l'un all'altro così da essere sicuri di non perderci! "
Il topolino rimase un istante a riflettere, quindi disse: "Mi sembra una buona idea!" E così fecero.
Legati insieme i due si diedero da fare per cercare del cibo e bisogna dire che ne trovarono proprio tanto! Quando, alla fine della giornata furono veramente sazi, si in camminarono verso casa.
Ancora incatenati, giunsero allo stagno della ranocchia e questa, senza pensarci due volte, si tuffò decisa nell'acqua trascinandosi dietro il povero topino che, non sapendo nuotare si mise a urlare e cominciò a dibattersi per non annegare.
Un nibbio, osservando dal cielo tutto quel trambusto e vedendo il povero topo ormai privo di sensi pensò di aver trovato un buon bocconcino. Si precipitò allora sullo stagno e afferrò con gli artigli il corpo del topino al quale era legata anche la ranocchia. Risvegliato dalle grida della rana, il topolino iniziò, coi suoi dentini aguzzi, a morsicare le zampe del volatile il quale aprì gli artigli per il male e li lasciò ricadere. I due toccarono il suolo senza farsi male ma decisero subito di togliersi quella catena che gli aveva procurato tanti guai!


Salva il tuo lavoro.
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Chiama il file : Tastiera – Es.05












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