giovedì 2 aprile 2020

Sito INPS in tilt per troppo accessi




Oggi parliamo di un caso molto scomodo e brutto per la Pubblica Amministrazione in ambito digitale.
Ieri, in occasione delle istanze per la richiesta delle indennità delle 600 euro dovute alla situazione Coronavirus il portale del sito INPS www.inps.it è stato visitato da numerose persone che ha provocato enormi problemi e soprattutto violato la privacy degli iscritti.
Due i problemi principali, il primo la difficoltà ad accedere al sito, il secondo molto grave sulla privacy, infatti accedendo con il proprio account veniva aperto la scheda di un'altra persona.
Quest'ultimo problema dovuto ad un codice di programmazione errato.

In tarda mattina l'ente pubblica blocca il sito, per tamponare il grave problema, che in una PA seria ed efficiente non si sarebbe dovuto verificare.

Perchè ci sono stati questi due gravi problemi?

La risposta è molto semplice, da una parte quella relativa alla gestione, l'iniziativa poteva essere attivo dalla mezzanotte così distribuendo il carico, tra curiosi ed altro, il secondo, tecnica più saggia quella di fare a scaglioni, ossia in base alle iniziali del cognome.

Questo per quanto riguarda l'aspetto gestionale.

Ma un vero sito istituzionale, dovrebbe funzionale anche con carichi di lavoro elevati per questo avrebbero dovuto rilasciare una versione che con vari test effettuati rispondeva a tale risposta.

Da una parte mancanza di coordinamento e dall'altra parte quella tecnica, cosa importante e che non si dovrebbe verificare.

Grave è stato anche la notizia di attacco hacker come sempre la politica trova alibi per la propria incapacità ed anziché fare una dichiarazione seria ed ufficiale, assegna ad hacker la colpa, subito smentita da alcuni di loro come riportato in questo sito https://twitter.com/Anon_ITA/status/1245363614061600769

Abbiamo provato anche oggi a fare il login con lo SPID, ma dava problema tecnici.

L'Italia sta dimostrando come la PA è inefficiente in ambito digitale, sono anni che c'è il digitale e queste cose non sono ammesse nel 2020, cosa che poteva accadere a fine anni 90.

Ci auguriamo che tutto cambi in meglio il prima possibile.









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