martedì 10 marzo 2020

Coronavirus e l'evidenzia di una Pubblica Amministrazione fallimentare con la mancanza del digitale, la verità che è emersa

In questi giorni si sente parlare molto del pericoloso virus arrivato dalla Cina (con furore come direbbe qualcuno) che sta mettendo in crisi l'esistenza delle persone, portandole nel panico facendo razzia di amochina, mascherina ma soprattutto nella notte saccheggiare supermercati.

Un virus che ha di forte la capacità di attaccare in maniera esponenziale e soprattutto con facilità, sembra proprio un'arma biologica.
Ma sta rivelando un aspetto che nessuno ad oggi, proprio nessuno ha notato, come l'Italia, il ben paese (una volta, oggi molto meno) soffre di quella incapacità di superare questo semplice e piccolo problema che ha inginocchiato il nostro paese e che per anni economicamente ne risentiremo.
Due aspetti ha messo alla luce e che nessuno ha capito, il primo la mancanza di digitale nel nostro paese soprattutto nella PA e la seconda la sanità.
Digitale:
Sul primo punto, se il nostro paese era già pronto con servizi digitali nella PA, oggi non avremmo difficoltà, invece proprio perchè tutto funziona ancora con carta e penna, che bisogna andare in ufficio pubblico consegnare il foglio compilato e firmato, dove con il digitale tutto questo non era possibile e bene, oggi paghiamo il prezzo.
Con il digitale oltre a ridurre le distanza avremmo anche il vantaggio di avere meno costi, e soprattutto pratiche più celeri.
Ecco, oggi il virus evidenzia questo, come molti dipendenti sono a casa, alcuni tra l'altro senza l'adeguata attrezzatura (un bel regalo per alcuni, che approfittando di ciò, potranno godersi la casa, naturalmente pagati). e quindi con costi per il cittadino ed impresa, e soprattutto con attività e servizi fermi e rallentati, comportando in questo modo un forte rallentamento del nostro paese.
Se invece da anni si usava il digitale nella PA tutto questo non aveva impatto ed oggi continueremo ad utilizzare i servizi della Pubblica Amministrazione senza problemi tutto quanto continuano come se non fosse nulla e soprattutto le pratiche facevano il loro corso, ed invece ora tutto rallenta e si fermerà irrimediabilmente.
Sanità:
Sul fronte sanità, il problema non è dovuto perchè riguardava la salute delle persone, ma l'innefficienza dovuta a due fattori.
Se avevamo un sanità forte ed attrezzata, questo virus, era una passeggiata, anzi nemmeno si sentiva parlare ed invece lo paghiamo a duro prezzo perchè?
Il primo punto è la mancanza di investimenti e fondi, fondi troppo pochi e quei pochi, come sempre nella PA utilizzati male, gestione fallimentare delle promozioni, (che ancora oggi andiamo avanti con la tessera di partito con direttori e responsabili che non hanno la giusta competenza) scarsi fondi per tenere alto il livello sanitario com'era 20 anni fa, meritocrazia non adeguata, perchè di personale bravo che meritava e merita di ricoprire cariche c'è ne, ma che per vari fattori (partiti, clientelismo, etc) non è stato "scelto", e soprattutto aprire e non chiudere come fatto nel Lazio (ben 16 ospedali) ospedali.
Sul fronte sanità c'è anche l'aspetto digitale, e già, perchè la sanità digitale in Italia manca, e c'è tantissimo da fare, ricordiamo che con una sanità digitale non solo si riducono i costi (ben del 40% ) ma si migliora il servizio, comportando in questo modo investimenti in altre aree (come per esempio ricerca) per questo oggi l'incapacità di non avere una sanità digitale è il prezzo più alto che paghiamo.
Altra cosa sul digitale in Sanità è il fascicolo sanitario o cartella clinica, il tutto centralizzato.
Immaginate di avere un grande computer (per esempio al ministero) nel quale all'interno di un programma e database ci sono tutte le informazioni cliniche di ogni persona che è stata visitata in Italia (anche straniera) come per esempio allergie, gruppo sanguino, le visite che ha fatto nelle ASL o ospedali, interventi fatti, insomma tutto di tutto da quando è nato ad oggi. Immaginate che per ogni visita, ogni intervento, viene subito informato il medico di famiglia. Immaginate che per ogni analisi che viene fatta sia nel privato che nel pubblico, questa viene salvata in modo da avere uno storico da quando è nato ad oggi, in modo che anche a distanza i anni si vede se il valore è cambiato oppure costante.
Ecco, questo serve. Una parte centrale, che può essere consultata dai medici, ospedali ed ASL e dove anche le aziende private, possono trasmettere (anche tramite api del programma) le informazioni della visita, per poi essere consultate da chi di dovere.

Questo serve all'Italia, questa è sanità.

Ma noi stiamo ancora a carta e penna, ed oggi paghiamo un prezzo troppo alto, un prezzo dall'incapacità di politicitecnici ed aziende che con appalti non sono riusciti a lavorare bene, e che per un virus ogni giorno si bruciano miliardi di euro e si rallenta la capacità produttiva del nostro paese.


Tutto questo sarà un danno economico per tutti.

Il ministero della tecnologia.
Spero che questo messaggio, arrivi soprattutto ad un Ministro, quello della tecnologia, perchè proprio queste lacune hanno ferito il nostro paese, che poteva essere una "passeggiata" come si dice a Roma, ed invece oggi e per diversi anni ne pagheremo le conseguenze di un virus che la gente ci scherza.
Noi come sempre offriamo gratuitamente la nostra professionalità, anche indicando l'architettura di una giusta ed adeguata infrastruttura digitale per la sanità digitale, ma le istituzioni devono fare la loro parte, devono adesso capire che non c'è più tempo di aspettare (e qualcuno direbbe di magnare).


Che sia di lezione:
Che questo virus, sia di lezione a molti italiani, che comprendono di fare acquisti degli ottimi prodotti made in Italy, ossia prodotti realizzate da aziende italiane in Italia, che solo la grande qualità unica che noi veri italiani disponiamo garantisce prodotti che durano e soprattutto che non portano problemi al paese, acquistare "italia" vuol dire anche garantire lavoro, economia, sviluppo, crescita. Ma se bisogna risparmiare quei 5 o 10 euro, che poi acquistando un vestito o prodotto elettronico che dopo un anno si butta, quando quello italiano dura anni, allora dov'è il risparmio? Sveglia italiano, ti trovi nel paese migliore ma non lo rovinare
Sulla sanità, che l'italiano comprenda anche che è l'unico paese al mondo ad offrire tanto e che può diventare ancora una volta il modello mondiale, per questo investiamo nella sanità, nel digitale della sanità, e soprattutto riduciamo quei posti pubblici e costi della politica a favore della salute che dev'essere al primo posto.
Se l'italiano penserà sempre a ragionare da stupido, allora pagheremo sempre il prezzo che stiamo pagando oggi. Tutto questo si poteva evitare, tutto questo non sarebbe successo se l'italiano era attento.

2 commenti:

  1. Purtroppo ciò che dici caro Emanuele è vero ed è ciò che predichiamo da tanti anni con risultati ancora ampiamente insufficienti.
    Aggiungo alle tue giuste considerazioni che nel 2020 non è possibile che la scuola italiana si fermi per almeno un mese e la maggior parte del Paese non sia in grado di svolgere lezioni on-line con il paradosso che i nostri ragazzi passano la maggior parte del tempo on-line a giocare, a sentire la musica e a chattare con gli amici.
    Speriamo ci serva da lezione.
    Un caro saluto a tutti i lettori
    Luca Attias

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  2. Hai evidenziato un altro aspetto importante, il digitale può fare moltissimo nel nostro paese, ma che ancora non si è capito.
    Grazie per il pensiero.
    Emanuele

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