giovedì 15 novembre 2018

Quando la parola emoziona


 
Nella splendida cornice della libreria Mondadori, in pieno centro a Roma, sabato 10 novembre, si è tenuta a battesimo la seconda fatica di Andrea Lepone. Un nuovo libro di poesie dal titolo Riflessioni in chiaroscuro.

I circa sessanta intervenuti sono stati partecipi di una bella presentazione che ha fatto emergere, ancora una volta, l’impegno del giovane scrittore romano.

La casa editrice, La Macina Onlus, era presente con il suo presidente, il Dott. Piero Casoli.

In apertura d’incontro l’editore ha ribadito la scelta fatta nel promuovere questo nuovo lavoro di Andrea perché, oltre a tracciare un cammino poetico nuovo, originale ed interessante, l’Autore è anche diventato loro costante punto di riferimento nel tracciare percorsi di impegno sociale che la Macina Onlus da tempo sta portando avanti per  promuovere cultura e solidarietà.

L’incontro, sapientemente orchestrato da Luca Basiliotti, giornalista e direttore del periodico “Universitario Roma”, si è snodato tra interventi dello stesso Andrea Lepone e del filosofo e giornalista Angelo Nardi, autore tra l’altro della prefazione del libro presentato.

Certamente gli interventi dei due amabili e bravissimi attori, Donatella Belli e Tony Fusaro, che hanno letto alcune liriche presenti nel libro, hanno regalato alla serata un qualcosa di magico, creando un’atmosfera di silenzi, attese sospese e suggestioni.

Dall’intervista, ben articolata e completa, che Luca Basiliotti ha riservato all’autore, è emerso il forte bisogno, da parte di Andrea, di dar voce in modo sempre più marcato al proprio “ Io interiore” cercando di promuovere e suscitare  nei lettori messaggi  e sensazioni che toccassero le corde più nascoste dell’animo umano.

Andrea ha avuto modo, durante i suoi composti, puntuali e chiari interventi, di delineare le caratteristiche del suo poetare tracciando anche quelle che sono le analogie e le differenze con i componimenti del libro precedente, Poesie di una mente silenziosa.

Al filosofo Angelo Nardi è toccato l’arduo compito dell’analisi filologica del testo. Compito che ha assolto in maniera egregia, stimolando ed accompagnando il pubblico presente verso riflessioni esistenziali complesse ed importanti, ma espresse sempre con un linguaggio comprensibile e avvolgente.

Il “viaggio imprescindibile” che lo stesso Andrea, attraverso i suoi scritti poetici, si era chiamato a percorrere nelle sue prime composizioni poetiche, con questo nuovo libro si è decisamente dilatato, modificato e arricchito, riuscendo a dar vita e voce, con testi e forme nuove, ai più diversi momenti dell’esistere quotidiano. Il forte carattere esistenzialista, riscontrabile in questa sua ultima produzione poetica, sembra quindi proiettarsi nel bisogno di porgere sempre nuovi oggetti comunicativi anche verso le nuove generazioni, che lui tenta di avvicinare alla lettura dei suoi testi  giocando anche su strutture duttili ed originali, con concetti bidimensionali, comprensibili ad una platea veramente eterogenea e non solo per età anagrafica.

E che dire del phatos che Donatella e Tony, i due amabilissimi attori presenti, hanno disegnato tra i presenti incorniciando le parole delle poesie di Andrea in un'atmosfera sospesa dove l’emozione verso ciò che veniva letto e recitato si avviava, con sempre maggiore forza, verso una generale e condivisa emozione.

I ripetuti applausi non sono stati altro che la vera cartina tornasole di continui messaggi poetici che di volta in volta suscitavano forti e belle emozioni.

Un appuntamento, quello di sabato 10 novembre, che i presenti non scorderanno facilmente. Rimarranno impresse nella memoria di tutti le dolci e leggere parole di poesia che sono andate a disegnare l’anima nobile, sensibile e vera di un poeta, Andrea Lepone, che entra ormai a pieno diritto nello scenario poetico italiano.

Un libro da non perdere, da leggere ad occhi aperti per poi chiuderli e lasciarsi cullare dalle proprie emozioni.
 
 
 




 

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