mercoledì 22 marzo 2017

Cittadini attivi: L’arca di zio benny l’amore per aiutare

innovazione

Oggi Cittadini Attivi, pubblica l’intervista di Emanuele, del progetto L’Angolo Del Computer http://settecamini.blogspot.it/2013/03/langolo-del-computer-una-vera-realta.html, nei confronti di Loredana, amica ma soprattutto presidente dell’associazione L’Arca di zio benny,  che aiuta tutti con  grande amore.
L’intervista racconta le attività dell’associazione dalla nascita ad oggi che con fatti concreti aiuta il prossimo.
Missioni in Italia ma soprattutto in Africa con un approccio e soprattutto metodologia molto importante atti a portare nel tempo quel bene che serve in ogni angolo del mondo, rendendo le persone autonomi e garantire prosperità.
Vi lasciamo con una frase  riguardante proprio questa bellissima onlus “Se mi dai un pesce, mangerò per un giorno, ma se mi insegni a pescare potrò mangiare per tutta la vita
L’articolo si può leggere qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-larca-di-zio-benny-una-lezione-di-execution/184713/

4 commenti:

  1. Oggi Loredana ed Emanuele danno ai politici italiani e non solo a loro una grande lezione di vita e di management attraverso il loro secondo articolo in cui spiegano come se si vuole si possono raggiungere risultati straordinari. I nostri governanti dovrebbero capire che se si fa qualcosa di utile per gli altri si sta meglio anche con se stessi.
    Grazie Loredana, grazie Emanuele e un caro saluto a tutti i lettori
    Luca Attias

    RispondiElimina
  2. Grazie Luca,
    per questo bellissimo pensiero.
    Da Loredana ho ancora molto da imparare, anche da te, siete due fari nella notte. Insieme possiamo migliorare questo paese.
    Grazie Emanuele

    RispondiElimina
  3. Ho sempre ammirato la persona che, adempiuti i doveri di cittadino, mette a disposizione gratuitamente il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera, operando in modo libero e gratuito, promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari e contribuendo alla realizzazione dei beni comuni. Persone che, pur attingendo a motivazioni, a radici culturali e/o religiose diverse, hanno in comune la passione per la causa degli esseri umani e per la costruzione di un mondo migliore. Ciò comporta assenza di guadagno economico, libertà da ogni forma di potere e rinuncia ai vantaggi diretti e indiretti, e lo rende originale rispetto ad altre forme di impegno civile, divenendo in questo modo testimonianza credibile di libertà in confronto alle logiche dell’individualismo, dell’utilitarismo economico e del rifiuto dei modelli di società centrati esclusivamente sull’avere e sul consumismo. I volontari traggono dalla propria esperienza i motivi di arricchimento sul piano interiore e sul piano delle abilità relazionali; la soggettività del volontariato è un elemento diffuso e creativo di una pedagogia sociale della solidarietà e delle relazioni collaborative e costruttive, a partire dall’attenzione al vero bene dei destinatari, che implica formazione, ascolto, empatia e maturità umana. La maturazione di questo senso di responsabilità avviene progressivamente portando il volontario a percepire il disagio altrui come un disagio della propria realtà sociale, contro il quale lotta per la qualità della vita di tutti, inclusa la propria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Fausto,
      questo tuo pensiero è bellissimo, sei una persona da un nobile animo.
      Grazie di tutto.
      Emanuele

      Elimina