Maria Grazia torna a far riflettere i lettori con un quesito importante, ma soprattutto a dare risposte sulla situazione fiscale in Italia.
Con l’articolo di oggi, fornisce in maniera chiara e facile la situazione fiscale in Italia, ponendo un interessante interrogativo sul perché di tale scenario.
Ancora una volta, il nostro paese viene visto sotto la lente di ingrandimento di chi vuole una nazione diversa da quella che tutti noi conosciamo, con la tenacia di chi vuole quel cambiamento che noi italiani vorremmo e potremmo avere.
Brava Maria Grazia di questo bellissimo articolo, che possiamo leggere qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-la-liberta-fiscale-in-italia-e-la-liberta-di-affermare-la-propria-diversita/182661/
Non ci lamentiamo se i nostri giovani decidono di andare a vivere all'estero dove trovano un lavoro più dignitoso e una vita più a misura d'uomo. La libertà fiscale è un parametro importante e l'evasione fiscale di una buona parte della popolazione è una delle cause della nostra posizione.
RispondiEliminaGrazie Emanuele e un cordiale saluto a tutti
Luca Attias
Un articolo bello e che fa riflettere.
RispondiEliminaE' importante che ognuno fa la sua parte, con serietà ed onestà, chi evade, non solo fa un danno al paese ma anche a se stesso.
Grazie cittadini attivi e grazie anche a te Luca Attias.
Emanuele
Ogni anno un’impresa italiana paga ogni anno oltre il 60% dei profitti in tasse e contributi, perde oltre 200 ore per gli adempimenti fiscali spendendo circa 8mila euro: si classifica così ultima in graduatoria nell’indice della libertà fiscale su 29 paesi europei.
RispondiEliminaL’indice di libertà fiscale è nato nel 2015 come strumento per comprendere meglio il funzionamento del fisco in Europa e per monitorare l’evoluzione della crisi economica nell’arco degli ultimi anni e capire perché ci troviamo in una situazione di sofferenza mentre altre realtà extraeuropee sembrano avere già imboccato la via d’uscita dalla crisi. Il punteggio basso rappresenta per l’Italia una certa “oppressione” da parte del fisco sui cittadini. I Paesi che vengono definiti molto liberi dal punto di vista fiscale hanno un punteggio superiore a 70; altri nove Paesi risultano liberi (punteggio compreso fra 60 e 69). Al di sotto dei 60 punti ci sono i Paesi non del tutto liberi. Al di sotto dei 50 punti si può parlare di Paesi oppressi dal punto di vista fiscale. E noi ci distinguiamo sempre: occupiamo addirittura l’ultimo posto della classifica, con appena 39 punti. E pur risultando un Paese oppresso come la Grecia, che invece è ad un passo dal salto di categoria, noi rimaniamo decisamente staccati dai Paesi che ci precedono.
Se osserviamo poi la classifica mondiale del 2017, risultiamo “moderatamente liberi”, occupando il 79° posto, abbondantemente dietro a Paesi quali (per elencarne alcuni) Taiwan, Lettonia, Malesia, Macedonia, Armenia, Botswana, Romania, Giamaica, Kazakistan, Kosovo, Cipro, Ruanda, Azerbaigian, Tailandia, Albania, Namibia e persino Tonga.
Un dato che ci deve far riflettere.
RispondiEliminaSi deve e si può cambiare.
Emanuele