L’articolo di oggi dei cittadini attivi fa molto riflettere su come la pensano gli italiani, di come spesso e sempre si pensa male e si forniscono sempre pregiudizi su tutto.
Il problema non è pensare male, ma quello di non conoscere, della mancanza di sapere e soprattutto di documentarsi.
Si pensa a priori negativamente senza fare ricerche oppure si danno giudizi frettolosi solo per aver sentito o letto da qualche parte.
Su questi punti l’autrice dell’articolo di Cittadini Attivi, fa un’attenta riflessione, illustrando alcuni casi reali e soprattutto invita il lettore a valutare lo scenario italiano.
Un bellissimo articolo che vi invitiamo a leggere, qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-litalia-cambia-se-ci-si-informa-e-si-esce-dal-pregiudizio/172659/ potete gustarvelo
Grazie Emanuele per la passione con cui segui la nostra (perché è anche tua!) rubrica su Key4bz. Oggi ho deciso di inserire un commento dell'amico Fausto Franceschini all'articolo di Catia Vizzarri perché molto significativo:
RispondiEliminaMi soffermo sulle parole: “Partendo da noi stessi. Prendendoci un po’ più di spazio per informarci, analizzare, confrontare.”
Evidenziando l’essenzialità e l’importanza fondamentale del confronto.
In principio era il logos. La parola greca “Logos” del testo originario nel celebre passo biblico significa “parola, verbo, discorso”, e indica la comunicazione tipica dell’essere umano.
Domenica scorsa al MAXXI ho visto una mostra fotografica di Enikö Nagy, nata in Romania nel 1979 da genitori di origine ungherese e cresciuta in Germania. Un pedagogista sociale che ha lavorato con le ONG internazionali su progetti e per i suoi studi in Africa sin dall'età di 17. Dopo vari soggiorni e viaggi in Africa orientale, lavora in Sudan ove risiede dal 2006.
Le sue foto raccontano il Sudan rurale fatto di villaggi remoti e vita nomade. In due anni e mezzo ha percorso circa 30mila chilometri e fotografato circa 50 etnie, documentando un'istantanea intima delle loro straordinarie culture, un patrimonio composto da costumi sociali, arti dello spettacolo e, più di ogni altra cosa, le tradizioni orali.
E proprio per questo la foto che più mi ha colpito, accompagnata da una didascalia, raffigurava un vecchio capo di un villaggio che la accolse felicissimo per conoscerla, parlarci e, soprattutto, confrontarsi.
Il Sudan infatti mantiene la sua continuità intergenerazionale attraverso le usanze ricche e variegate rappresentate dai racconti orali: narrazioni di costumi, superstizioni, riti, credenze ed esperienze vengono consegnate da una generazione a quella successiva, abbracciando tutti gli elementi culturali, una moltitudine di frammenti, le miriadi di sfaccettature di questo popolo.
In quest’epoca caratterizzata dalla velocità, dal caos, da difficoltà di vario genere, da incomprensioni e pregiudizi, forse il segreto ce lo svelano le persone più umili: più semplici sono i nostri mezzi di comunicazione e più comunichiamo.
un cordiale saluto a tutti
Luca Attias
Fausto è una bravissima persona, molto preparata, come tutta la tua squadra.
EliminaBellissimo il commento di Fausto che ringrazio per tutto quello che fa.
SI PUO' FARE....
Grazie a Luca ed Emanuele per la nomination !
RispondiEliminaGrazie Fausto per il tuo pensiero. SI PUO' FARE...
Elimina