Ed anche questa volta le aspettative
non sono state disattese!
D’altra parte i presupposti c’erano
tutti. Giornalista e poeta il presentatore dell’incontro; attori di rango alla
lettura dei testi; critici di rilevanza nazionale a trattare le tematiche del
libro e la filosofia dell’autore. Il tutto accompagnato da ottima musica e
dalla stupenda voce di Crystal.
Cosi domenica 3 dicembre in uno dei
soliti uggiosi pomeriggi domenicali romani, l’Hotel Diana ha ospitato gli oltre
130 invitati nella sala Trompe l’oeil, un magico roof garden che domina i tetti
del centro storico di Roma.
In questa bellissima cornice
Alessandro Ristori ha presentato la sua nuova fatica letteraria di poesie dal
titolo “Oltre il cuore”. L’attenta e precisa regia di Alberto Patelli è
riuscita ad inchiodare ai loro posti tutta la platea, eterogenea nella sua
composizione ma unita nell’attenzione che non è mai venuta meno; neppure un
attimo. E lo spettacolo ha avuto una durata ben oltre l’ora e mezzo!
L’incalzante scaletta puntualmente predisposta, ha permesso di assistere ad un
vero e proprio show in crescendo che, partendo dai testi poetici di Ristori, si
è intrecciato continuamente con momenti
di alta critica letteraria e musica dal vivo; da letture di monologhi a domande
all’autore sull’opera presentata e alla filosofia che la sostiene.
La struttura del libro è stata
pensata e realizzata in atti o capitoli che si è ben adattata alla situazione
di uno spettacolo che ha avuto come attore principale “l’emozione legata alla
parola”. Emozioni che sono state trasmesse al pubblico grazie alla sonorità
delle parole ricercate, trovate e poi scritte e alla studiata e inseguita
armonia del verso, come ha ricordato lo stesso autore del libro durante la
chiacchierata con Andrea Lepore che oltre a ben presentare la serata lo ha
anche intervistato.
La chiave di lettura dell’incontro, e
quindi anche del libro, è tutta qui: nell’ascolto di bellissime letture di
versi dai quali si sono respirate, poesia dopo poesia, particolari e stimolanti
sensazioni che ben presto si sono trasformate in emozioni sempre più decise ed
intense fino a raggiungere il loro apice nella lettura di riduzioni di alcuni
monologhi presenti in “Oltre il cuore”. Monologhi questi che sono andati a corollario del libro nella
sezione a loro dedicata ed intitolata “Oltre il verso”. Scritture colorate a tinte
forti, incisive, che hanno disegnato la tragica odissea dei migranti raccontata
con gli occhi di una bambina e della sua bambola che aveva stretta a se durante
lo straziante e barbaro viaggio della speranza. Nota a parte merita il monologo
dal titolo “Corri”, letto dallo stesso
autore a fine serata, tutto incentrato sul rapporto tra un padre ed un figlio
in non perfette situazioni di salute.
Silvia Spadoni, Teresa Vanalesti,
Tony Fusaro e Alberto Patelli sono stati gli attori che hanno mirabilmente
messo al servizio della “purezza della parola” la loro indiscussa ed
apprezzata professionalità. La splendida
voce di Crystal, che ha introdotto in musica i vari capitoli del libro e poi le
acute, precise, ricercate e condivise riflessioni sullo stato dell’arte di
Alessandro Ristori da parte del critico Dario Pisano, hanno reso la serata
interessante, partecipata ed emozionante, quasi a prova di fazzoletto.
E per finire le parole di Caterina De
Angelis che, visibilmente emozionata, facendo i conclusivi onori di una location suggestiva e ben
organizzata , ha invitato tutti i presenti
a tenersi stretto il libro “Oltre il cuore” sul e nel cuore di ciascuno.
Il lunghissimo applauso finale ha
riconosciuto ad Alessandro Ristori il merito di essere arrivato, con le letture
del libro, dritto verso il cuore dei presenti con semplicità, in punta di
piedi, con ricercata leggerezza e crudele verità.
Insomma un libro, quello di Alessandro Ristori, da leggere, da gustare poesia dopo poesia e soprattutto da ascoltarne in silenzio i suoi suoni, facendosi quindi coinvolgere nelle incantate e profonde magie delle sue parole.
Insomma un libro, quello di Alessandro Ristori, da leggere, da gustare poesia dopo poesia e soprattutto da ascoltarne in silenzio i suoi suoni, facendosi quindi coinvolgere nelle incantate e profonde magie delle sue parole.
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