mercoledì 20 dicembre 2017

Cittadini attivi la speranza di un mondo migliore




Torna a scrivere Fausto nella rubrica Cittadini Attivi, questa volta prendendo come esempio Salgado, per far comprendere che il suo impegno, esempio mondiale, fa sperare per un mondo migliore.
Nelle sue foto, il rispetto per l’uomo, la natura, l’ambiente, tutti collegati tra loro e che solo l’uomo ragionando può rendere questa vita terriera migliore.
Un racconto che si presta molto bene alla lettura e che fornisce interessanti spunti.
Per leggere l’articolo visitate il seguente sito https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-controcampo-salgado-la-gente-sale-della-terra/208445/

3 commenti:

  1. Uno dei Cittadini Attivi più prolifici e impegnati ci fa fare un viaggio nel mondo di quello che è probabilmente il più grande fotografo vivente. Si tratta però anche di un viaggio nell'etica e in qualche modo dentro se stessi. Consiglio a tutti di viaggiare.
    Un caro saluto
    Luca Attias

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  2. Un articolo tutto da leggere, davvero un viaggio speciale.
    Bravi cittadini attivi.
    Un caro saluto.
    Emanuele

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  3. Ho ricevuto, ora restituisco. Chi ha importato in Italia il concetto di “give back”, è senz’altro Diego Piacentini. La sua è certamente una scelta rivoluzionaria di uno dei massimi esperti di architetture digitali che scommette su una missione di semplificazione massima: "Rendere i servizi pubblici per i cittadini accessibili nel modo più semplice possibile attraverso i dispositivi mobili". Tutti sanno che lavorerà gratis all’incarico perché "Nei miei sedici anni negli Stati Uniti sono stato contagiato da un'idea forte, quella di restituire al proprio Paese, alla propria scuola, alla propria università.” E’ tornato con “l'obiettivo di rendere la vita più semplice ai cittadini, semplificando il rapporto con le Istituzioni, e per far sì che la macchina dello Stato sia in grado di usare le tecnologie come accade in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Un rapporto semplice tra Stato e cittadino è condizione necessaria per sviluppo economico, perché stimola gli investimenti anziché frenarli". Per due anni cercherà di “creare un sistema che permetta il cambiamento e duri nel tempo e per provare a far nascere una nuova mentalità". Le cose che ha imparato negli States ? Con Steve Jobs “la capacità di individuare le cose importanti, focalizzare i punti fondamentali all'interno di un sistema complesso" e da Bezos “che non esiste nulla che non si può cambiare. Per riuscirci bisogna creare le condizioni: assumere le persone più preparate, fare gli investimenti giusti, guardare sempre avanti, diffondere una cultura nuova anche nei gesti quotidiani e non perdere tempo a fare convegni". Restituire è (quasi) un obbligo morale.

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