Nel nuovo articolo di Cittadini Attivi, firmato da Cristiana Carratù viene evidenziato come ancora oggi nella PA italiana si fa uso molto del cartaceo, in ben 87% dei comuni italiani, con forte disinteresse al sistema digitale che non solo abbatterebbe i costi ma ottimizzerebbe anche le procedure stesse.
Firma digitale, conservazione, protocollo e tanto altro sotto forma del digitale è ancora un tema non considerato da quei dirigenti che anziché promuovere nuovi mezzi, continuano a promuovere il cartaceo come strumento principale nelle loro attività.
Tutto questo viene illustrato in maniera chiara e semplice nell’articolo di cittadini attivi consultabile qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-la-pa-ideale-diritti-cittadinanza-digitale/206374/
Un grande articolo, asciutto e preciso che inchioda i dipendenti pubblici, tutti, alle loro responsabilità. La trasformazione digitale è anzitutto un fenomeno culturale e di assunzione di responsabilità. Finché penseremo che sono "gli altri" a dover fare per primi qualcosa non riusciremo a cambiare le cose.
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti
Luca Attias
Articolo di gran classe.
EliminaSenza digitale non si va da nessuna parte, speriamo in questo cambiamento.
Emanuele
La riforma della P.A. deve essere un processo di modernizzazione finalizzato alla sua trasformazione come soggetto erogatore di servizi di qualità migliore, in grado di rispondere alle esigenze degli utenti, quali cittadini e imprese. L’esigenza di una trasformazione della P.A. è fra l’altro in conseguenza al processo di integrazione europea che conduce al confronto con gli altri apparati pubblici. E le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione causano e consentono trasformazioni organizzative. La P.A. presenta numerose e radicate criticità: le resistenze al cambiamento, la frammentarietà delle azioni e delle strategie, la dispersione delle risorse, la scarsa motivazione, e anche la diffusa percezione come disvalore per spreco e lentezza. C’è urgenza di rilanciare l’e-Government per semplificare e ridefinire i rapporti con le imprese e i cittadini e, quindi, di superare il divario tra innovazione tecnologica e innovazione amministrativa. Oggi l’ICT risulta uno strumento per la modernizzazione: agevola l’integrazione tra i vari livelli di governance (locale, regionale, nazionale, comunitario), aumenta l’efficienza, semplifica gli adempimenti amministrativi. Ma la centralità del cittadino è la chiave per ripensare l’organizzazione della P.A., in termini di efficienza, efficacia e missione, in funzione della trasparenza e dell’equità sociale.
RispondiEliminaGrazie Fausto,
Eliminapienamente d'accordo con te. Speriamo di vedere a breve un cambiamento positivo nel nostro paese.
Emanuele