Tastiera
1 – Proviamo
a scrivere …
Copia le frasi e ricordati di lasciare uno spazio tra una parola e
l’altra.
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In questo negozio ci sono i saldi al 30% e 50%.
Ho comprato una bicicletta e l’ho pagata 135,00 €
Il simbolo “@” si chiama chiocciola e si utilizza nelle e-mail.
Devo andare all’ufficio cambi per prendere un po’ di $
(dollari).
Lista della Spesa :
01 - Latte ;
02 - Uova ;
03 - Farina ;
04 - Lievito per dolci ;
05 - Zucchero ;
2 – Salva
il tuo lavoro.
Salva il file, con l’esercizio che hai completato, nella cartella
“Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.
Chiama il file : Tastiera – Es.01
invio
1 – Andiamo
a capo con il tasto Invio
Il testo che segue è
una Poesia di Gianni Rodari, modificate il testo andando a capo dopo ogni “/”.
Suggerimento
Per poter andare a capo e creare una nuova
riga si utilizza il tasto invio
.
Giovannino
Perdigiorno
Giovannino Perdigiorno/ha perso il tram di mezzogiorno,/ha perso la voce,l'appetito,/ha perso la voglia di alzare un dito,/ha perso il turno ha perso la quota,/ha perso la testa (ma era vuota),/ha perso le staffe ha perso l'ombrello,/ha perso la chiave del cancello/ha perso la voglia ha perso la via;/tutto è perduto fuorché l'allegria.
Giovannino Perdigiorno/ha perso il tram di mezzogiorno,/ha perso la voce,l'appetito,/ha perso la voglia di alzare un dito,/ha perso il turno ha perso la quota,/ha perso la testa (ma era vuota),/ha perso le staffe ha perso l'ombrello,/ha perso la chiave del cancello/ha perso la voglia ha perso la via;/tutto è perduto fuorché l'allegria.
2 – Salva
il tuo lavoro.
Salva il file, con l’esercizio che hai completato, nella cartella
“Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.
Chiama il file : Invio – Es.02
Tastiera
1 – Una
bella poesia
Copiare nel riquadro sottostante la seguente poesia di Gianni Rodari.
Speranza
Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
”Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza farla pagare.
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza farla pagare.
2 – Salva
il tuo lavoro.
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Chiama il file : Tastiera – Es.03
Tastiera
LA
CICALA E LE FORMICHE
(Favole
di Esopo)
In inverno, essendosi bagnati i chicchi di
grano, le formiche li esposero all'aria; una cicala invece che aveva fame
chiedeva loro del cibo.
E le formiche le dissero:
"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?".
E quella disse:
"Non sono stata in ozio, ma ho cantato armoniosamente".
E quelle mettendosi a ridere dissero: "Ebbene, se nelle giornate d'estate hai cantato, d'inverno balla".
E le formiche le dissero:
"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?".
E quella disse:
"Non sono stata in ozio, ma ho cantato armoniosamente".
E quelle mettendosi a ridere dissero: "Ebbene, se nelle giornate d'estate hai cantato, d'inverno balla".
Salva
il tuo lavoro.
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Chiama il file : Tastiera
– Es.04
Tastiera
IL TOPO E LA RANOCCHIA
(Favole
di Esopo)
Un dolcissimo topolino
di campagna, col musetto simpatico e due occhioni scuri, vagando tutto solo per
i campi, incontrò un bel giorno una buffa sgraziata ranocchia. Osservandosi al
principio dubbiosi, i due fecero ben presto amicizia.
"Sai, mi piacerebbe sapere come ti procuri il cibo!" Chiese quella.
"Oh, bèh,"
borbottò il topolino con la testa bassa "non é che io sia un gran
campione... anzi, faccio enorme fatica a trovare qualcosa da mettere sotto i
denti".
"Ehi!" Gridò la rana "che ne diresti se andassimo insieme a caccia di cibarie? In due di sicuro avremmo più fortuna! Potremmo legarci con una catena l'un all'altro così da essere sicuri di non perderci! "
"Ehi!" Gridò la rana "che ne diresti se andassimo insieme a caccia di cibarie? In due di sicuro avremmo più fortuna! Potremmo legarci con una catena l'un all'altro così da essere sicuri di non perderci! "
Il topolino rimase un
istante a riflettere, quindi disse: "Mi sembra una buona idea!" E
così fecero.
Legati insieme i due si diedero da fare per cercare del cibo e
bisogna dire che ne trovarono proprio tanto! Quando, alla fine della giornata
furono veramente sazi, si in camminarono verso casa.
Ancora incatenati, giunsero allo stagno della ranocchia e questa,
senza pensarci due volte, si tuffò decisa nell'acqua trascinandosi dietro il
povero topino che, non sapendo nuotare si mise a urlare e cominciò a dibattersi
per non annegare.
Un nibbio, osservando
dal cielo tutto quel trambusto e vedendo il povero topo ormai privo di sensi
pensò di aver trovato un buon bocconcino. Si precipitò allora sullo stagno e
afferrò con gli artigli il corpo del topino al quale era legata anche la
ranocchia. Risvegliato dalle grida della rana, il topolino iniziò, coi suoi
dentini aguzzi, a morsicare le zampe del volatile il quale aprì gli artigli per
il male e li lasciò ricadere. I due toccarono il suolo senza farsi male ma
decisero subito di togliersi quella catena che gli aveva procurato tanti guai!
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il tuo lavoro.
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cartella “Esercizi fatti”, che si trova nella tua cartella personale.
Chiama il file : Tastiera
– Es.05
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