mercoledì 5 aprile 2017

Cittadini attivi la comunicazione che migliora

Storytelling


Un articolo quello di oggi tutto dedicato alla tecniche di comunicazione in ambito business.
A raccontare un professionista che da anni realizza campagne di comunicazione efficienti ma al tempo stesso studia ed osserva i cambiamenti in questo settore, che spesso in Italia non viene tanto apprezzato e considerato come invece avviene in altri paesi.
Siamo ancora lontani da tutti quei paesi, che si basano su responsabilità sociale, ambiente e comunicazione ed al tempo stesso anche di etica aziendale, ma l’Italia guardando questi paesi avanzati e copiando ciò che di buono c’è, può farne tesoro e perché no, dare il suo contributo.
L’articolo di oggi è consultabile qui https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-lanno-zero-del-business-entertainment/186348/

3 commenti:

  1. Mi è capitato di recente di vedere uno dei TED organizzati da Andrea Dotti, mi riferisco a quello su Google. Oltre ad aver passato una piacevolissima ora e mezza, ho avuto la sensazione di partecipare ad una importante "operazione culturale" in grado di contribuire utilmente a colmare il gap digitale presente nel nostro Paese.
    Un grazie ad Emanuele e un caro saluto a tutti
    Luca Attias

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  2. La cultura come la tecnologia, sono importanti e non si finisce mai di imparare.
    Grazie Luca per questo favoloso gruppo.
    Emanuele

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  3. Per le conferenze di TED non importa quale sia l’argomento in quanto questo tipo di discorsi riesce a mantenere le persone incollate alla sedia. Segno quindi dell’efficacia di questo metodo grazie ad una persona accattivante e alla sua narrazione fluida. E’ stata sperimentata con successo quindi una ricetta utilizzabile per scrivere un contenuto di grande attrazione o per preparare un discorso che conquista. Si deve innanzitutto affascinare la platea. Del rapporto che lega forma e contenuto si discute dai tempi di Platone e i due termini sono solitamente contrapposti. E’ sufficiente ricordare che noi percepiamo, comprendiamo ed entriamo in contatto con qualcosa solo nella forma in cui quel qualcosa si esprime per noi. Senza una “forma”, qualsiasi “contenuto” rimane potenziale. La forma, dunque, non è un accessorio, ma la condizione necessaria perché il contenuto si manifesti a noi. L’aspetto esteriore con cui si configura un oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione, è senza dubbio importante. Ammiro la forma ma il contenuto continua ad essere determinante per il sottoscritto; e a quanto pare il mercato guarda con particolare interesse alla originalità del tema trattato e al modo con cui questo viene affrontato.

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