Per la rubrica Tecnologia PA, oggi parliamo del fascicolo sanitario della Regione Lazio, o meglio del portale salute con il quale cittadini e medici possono accedere alle proprie informazioni in ambito salute.
L'idea di avere un portale dove trovare le informazioni sulla salute è molto importante, ma in questo caso presenta delle forte lacune ma soprattutto mal funzionamenti.
Nei giorni scorsi ho voluto provarlo con i referti delle analisi cliniche, ed ho notato un grave problema di gestione.
Lo SPID è l'identità che permette di accedere a tutti i servizi della PA, e di accedere alle informazioni personali, una grande invenzione per ridurre l'uso di registrazioni ed account tra i vari siti della PA.
Ma in questo caso non è così, perchè lo SPID permette di accedere ad uno cruscotto statico, nel senso limitato a pochi servizi (cambio medico e stampa della scheda sanitaria e prenotare le visite alle ASL) e niente più, infatti per vedere il risultato delle analisi, occorre entrare tramite credenziali fornite nel momento in cui si sono fatti le analisi alla ASL.
Se facciamo click sulla voce "Il tuo referto con un click" che poi un click non è, ma va bene dalla PA ci si aspetta anche questo, viene riportato ad un altra pagina, che riportiamo qui di seguito.
Come si vede dalla figura precedente, viene aperta una nuova pagina, inserendo delle credenziali, queste però non sono quello dello SPID ma quelle che sono state consegnate durante il prelievo del sangue.
Un'operazione completamente sbagliata, il primo motivo ed il più grave viene nel momento in cui una persona perde le credenziali, come potrebbe recuperare un referto a distanza di mesi o anni? Inoltre, visto che accedo con lo SPID, perchè non posso accedere senza più mettere le credenziali nella nuova pagina?
In questo scenario la Regione Lazio, ritorna indietro, ponendo il cittadino nella condizione di avere due credenziali e soprattutto rendere inutile lo SPID.
Visto il continuo progresso tecnologico della PA, seppur lento ma ci sta, la Regione Lazio non considera l'identità digitale come mezzo di semplificazione, rendendo di fatto una mal gestione delle informazioni sanitarie, perchè nella pagina di dettaglio del cittadino non potrà mai consultare i referti se non con le altre credenziali ed in altra pagine e quindi diviene inutile.
Tutto poteva essere semplificato, una volta effettuato l'accesso con lo SPID e nella pagina del cittadino.
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